collana
Le Amarante
i classici delle donne
Il nome Amaranta deriva dal greco Amarantos, che significa immarcescibile, che non appassisce, immortale, trasferito poi nel latino Amarantus o Amaranthus. Cosí viene indicato da Plinio in Naturalis Historia (21-23), che facendo riferimento alla pianta ornamentale, sottolinea come essa, pur dopo essere stata tagliata si conserva e bagnata con acqua rivive. “Summa eius natura in nomine est, appellato, quoniam non marcescat” (“La somma sua qualità è nel nome, poiché non marcisce”). Per questo la nostra collana di Classici delle donne si chiama Le Amarante, perché per quanto spesso dimenticate, poco pubblicate e non più lette, queste opere hanno continuato a vivere, e tornano ora alla luce grazie al bagno vivificante di una nuova veste editoriale e lo splendido colore amaranto del loro nuovo abito, le restituirà ai lettori.
Abbiamo impreziosito la veste delle nostre Amarante con in copertina le opere di Adriana Bisi Fabbri (ad eccezione dell’immagine del primo libro – Sambadù amore negro di Mura – che è ricavata dall’immagine copertina originale del 1934).
Pittrice, illustratrice e caricaturista autodidatta la Bisi Fabbri, grazie ad un tenace e febbrile lavoro, oltre che una volontà ostinata, nei primi due decenni del secolo scorso ha attraversato, con il suo passo deciso e anticonformista, il contesto artistico italiano, generalmente angusto per le donne. Nella sua instancabile ricerca ha sfiorato e si è aperta anche alla vivacità sperimentale delle avanguardie, mantenendo però la propria autonomia nella creazione artistica e imponendosi al largo pubblico anche per le sue doti satiriche e di caricaturista, terreni allora non praticati dalle donne. Donna di temperamento libero e carismatico, ha subito, oltre che il triste destino di una morte precoce, anche quello di non essere del tutto compresa nella sua originalità da chi, cercando di spiegare la sua arte, ha ritenuto che nascesse da una femminilità “rinnegata”.
Le uscite previste nei prossimi mesi:
- Sambadù amore negro di Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri, in arte Mura
- Le solitarie di Ada Negri
- L’amore negato di Maria Messina
- Maria Zef di Paola Drigo
- Perfidie di Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri, in arte Mura (il libro più “scandaloso” e finora pressoché introvabile della scrittrice bolognese)
- Teresa di Anna Zuccari Radius, in arte Neera
- La perla di Maria Majocchi Plattis, in arte Jolanda
- Tramonto regale di Maria Savi Lopez
- Incontro di Elda Gianelli
- Racconti di Luisa Saredo
- Un matrimonio in provincia + Il tramonto d’un ideale (libro doppio) di Maria Antonietta Torriani, in arte Marchesa Colombi
- La porta della gioia di Amalia Guglielminetti
- Rovine di stelle di Enrichetta Carafa Capecelatro in arte Duchessa D’Andria
- I divoratori di Annie Vivanti
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